Arabella e la pratica della dolcezza

Si dice che il tempo non abbia figli
e che siamo solamente il prodotto delle occasioni.
Che si viva ognuno per scene diverse
passando di vedetta in vedetta.
Mi chiedo Arabella,
perchè la tua ambizione di non morire
si sia fermata a questo punto della sera
Del resto fosti tu a dire
che il destino dei muri è cadere,
come se cadere non riguardasse anche te
Talvolta nel chiarimento
penso a quel che facesti della tua educazione.
A quella fiera delle discussioni
che mi diedero la parte dell’indovino triste.
In realtà mi è sempre stato difficile spiegarti
dove fossero i tuoi mali
Forse perchè mi hai sempre parlato la lingua morta del ricordo
e il presente è l’ombra che ci raduna
e rende l’un l’altro indifferenti
Avevi ragione però nel dire
che ciò che è bello non deve necessariamente essere vero

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